A che t’ascolti

T’ascolto fiaba

 

narra discosta

d’ombre la fiorescenza

essenza rara

 

T’ ascolto fiaba

 

apri al segreto

fiore notturno sole

aere apollineo

 

T’ ascolto fiaba

 

effondi sogno

irraggiando tepore

racconta amore

 

T’ ascolto fiaba

 

prece marmorea

fiore atavico grido

predichi arsura

 

T’ ascolto fiaba

 

provochi sete

d’oralità remota

infliggi fede

 

T’ascolto fiaba

 

già che t’innalzi

polline vai nel mondo

fa che sia poesia

 

T’ascolto fiaba

 

15 Aprile 2017 woodenship

 

 

 

 

48 pensieri su “A che t’ascolti”

  1. Non credete alle fiabe…Sono tutte vere. 😉
    Amo sempre citare il saggio, “Sulle Fiabe”, (J.R.R. Tolkien)“[…] La caratteristica peculiare della “gioia” in un riuscito lavoro di fantasia può essere designata quale un improvviso balenare della realtà o verità sottesa. Non si tratta soltanto di “consolazione” per i mali di questo mondo, bensì di soddisfazione, di una risposta alla famosa domanda: “è vero?” La risposta che ho dato ad essa poc’anzi è stata (e con piena legittimità): “Se avete costruito bene il vostro piccolo mondo, sì. E’ vero in quel mondo”. E questo è sufficiente per l’artista. […]”
    Grazie compadre di avere dedicato alle fiabe, mia passione, questi tuoi ispirati versi.

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    1. Grazie a te, compadre, per averne condiviso la passione. E, soprattutto, per avermi raccontato così tante belle cose sulle fiabe e sull’opportunità di credere in esse. Io, detto in tutta confidenza, non ci credo molto. Però mi piace ricrearne le atmosfere e viverci quando mi è possibile,seppure soltanto in versi…Oppure immergendomi nel meraviglioso mondo di Tolkien…
      Un abbraccione d’immenso ed una lieta serata a te…

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    1. Nel vs danzare vi seguo, aria che vi accarezza la fronte, scendendo lungo le guance, percorrendo il collo fino alla clavicola e deviando per la nuca, fino a scendere attraverso le spalle ed aggirando le ascelle, discendendo lungo le costole, aggirando le reni per prendervi al ventre ed entrarvi negli occhi tra le gambe…

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      1. Mi chiamerò fiaba
        Per illudermi
        Che di me narrate.
        Vi penserò principe
        Che mi desta dal sonno
        E bestia
        Che non teme l’istinto
        E sarà dolce
        Volteggiarvi
        Tra le braccia
        E appagante
        Sfamarvi
        Coi sensi.
        Mi chiamerò
        Fiaba
        E fiaba
        in segreto
        Per me sarete.

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      2. Ti chiami Fiaba e bussi alla mia porta
        porta aperta ti dico Fiaba d’un palpito
        accomodati pure nel soggiorno
        tra i miei occhi mi stai fulminea
        mulinando di lingua all’orecchio
        ronzio che ridesta sogno…
        E come tale nel segreto d’un bagno
        mi ti avvolgo, asciugato dai tuoi baci
        fiabesca espressione di lingua mistero
        quella che, solo tra noi, si rende ponte comprensibilità di parole arcane
        sentimento.
        Fiaba per me sei e sarai respiro.

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      3. La polvere viaggia veloce
        Su una lama di luce
        Miliardi di particelle
        Unite da un solo destino:
        Seguire la luce
        Che trafigge la penombra.
        La luce appare
        E scompare
        Illumina
        E spegne.
        La polvere no
        La polvere
        Resta.
        … polvere è la poesia….la luce, nelle svariate intensità, è solo uno strumento per comprenderla..

        …non mi comprendete? Anche questo è Poesia.
        Baci

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      4. Certo che vi comprendo
        nel sole che vi cala
        luccichii nel raggio
        polvere: segreto
        di come si possa essere
        infinito di pulviscolo
        essenza nebulosa
        quiescente
        che solo amore
        turba
        Come non comprendervi
        tra le braccia vi ritrovo
        neuronale
        acceso pullulare
        polveri liquorose…
        Carezze

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      5. Immagino: io e voi, scanzonati e sereni a passeggio per le strade di una qualunque città. Conversiamo allegramente, talvolta con toni gravi, ma sempre con quel pizzico di autoironia che tanto ci piace. Parliamo anche nel breve spazio dei silenzi, traboccanti di domande che non osiamo fare, per pudore, per timore o perchè, in fondo, è bello percorrere un pezzo di strada immersi nel reciproco mistero. E poi, come questi due, osserviamo la gente …ridendone a volte immaginando le loro vite sgangherate o fortunatissime…
        Carezze a voi

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      6. Anch’io vi immagino, forse in veste meno patinata e meno tragica, però radiosa, di quella radiosità che appartiene alle cose belle: quelle che si prendono sottobraccio e, con esse danzando, si affronta la vita come fosse un ballo in cui gioire l’uno dell’altra e della complicità che ci accomuna, nel dirsi sicuri della gioia dell’essere pure finiti…

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      1. Sapete che mi piacciono le vs contraddizioni? Vi definite incorporeo ma poi ” avete il chiodo fisso”… con un cuore di legno ma poi, mirabilmente, parlate di sentimenti…usate meno la parola Amore… la tramutate in Romea..preferite non abusarne come purtroppo è d’abitudine…. vi fa onore sapete..
        Ancora non mi capacito dell’effetto Cinziagra ma vedo, con sofdisfazione, che vi ringalluzzisce… nel segreto di un bagno o sulla riva di un fiume…
        Anche questo è Poesia…la nostra.

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      2. “Orlando di nome Brillo di cognome: falso e leggero, come un personaggio in commedia, non esiste se non in ciò che declama non è sincero se non nei sentimenti che suscita piuma; inconsistente come un riverbero incanta l’occhio distratto che la recita è iniziata…”Così amo presentarmi, mia deliziosa Fiaba, con un inchino ed un fiore spruzzante acqua profumata in viso… Sono tutte contraddizioni di un attore fatto di sole parole, dal cuore verbosamente di legno, in cerca di una Geppetta che sappia trarne quello spirito pinocchiesco che sappia renderlo umano di carne ed ossa, ma sempre per verbo… In quanto al film, si tratta di uno dei più belli di Stephen Frears: anch’esso zeppo di contraddizioni. Forse perchè sono le contraddizioni il sale dell’esistenza. E coglierne l’essenza la cosa più Cinziagra che si possa immaginare… E perdonate se abuso del vs essermi droga insostituibile Poesia. Ma quel”nostra”mi suona come melodia celestiale……
        Un bacio del velluto di petali di rosa…..

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      3. Tornerò per rispondervi …quando le parole torneranno a farsi pensieri degni di voi… ora sono solo pioggia che picchia sul selciato. Baci

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  2. Chissà se l’unico rimedio sia proprio quello di non Pensare, di non farci del male con il nostro stesso pensiero, leggo i commenti sopra e penso che forse vivo troppo di materialità, la stessa che in qualsiasi modo io possa pensarla, mi rimanda sempre a qualcosa di tangibilmente triste, lo so, dovrei distendermi un momento, rilassarmi e guardare il cielo che immerso nell’oscurità, viene illuminato da sprazzi di stelle cadenti, la musica e la poesia renderanno poi la trance evanescente con pensieri belli e profumati, coglierò l’attimo di sicuro, sarò serenità e dolcezza.
    Chissà se poi sia questo il segreto per essere un Uomo uguale agli altri uomini, uomini che spesso dimenticano che non esiste una Vita fuori da ogni altra Vita.
    Grazie di cuore Salvatore, grazie per avermi dato una visione diversa del nostro Esistere.
    Buon fine settimana ….

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    1. Non credo che esista un”solo”rimedio,mio caro nico. Anzi penso che esistano infiniti rimedi,tanti quanti sono gli individui viventi su questo pianeta,per non dire nell’intero universo. E’questo motivo, penso, a farci perdere nelle infinite possibilità dell’infinito impossibile. Siamo esseri viventi gettati nel mondo con tante fragilità e nessuna certezza, se non quella che si arrivi a scadenza. Quindi compresi dalla necessità di fare si che non si sia vissuti invano. Ma cosa può determinare l’utilità del vivere, se non la soddisfazione di pulsioni innate o di altre acquisite?
      Non so se scrivo poesie o se tali possano definirsi. Però so della mia esigenza di andare oltre la vita, trovandoci quel conforto che un po’tutti si ricerca, a maggior ragione perchè spesso ci sfugge il senso della tragedia del vivere. Dunque cerco di fare sì che il linguaggio mi sia di strumento per raggiungere ciò che in vita sembra corrispondere soltanto ad un pio desiderio. Del resto, come dicevo: non esiste soltanto un mezzo, la poesia o la musica, l’arte in genere, ne è uno tra i tanti. Sta a noi scegliere quale sia più atto all’espressione di noi stessi, affinchè si possa dire di averci provato a dare un senso al tutto. Ciò non vuol dire che si debba dimenticare della molteplicità dell’essere e quindi del bisogno di anche trovarci punti di raccordo con il resto del mondo: siamo pure parte di questo tutto. E ciò non va mai dimenticato: ricercare se stessi ed il modo migliore di esprimersi, è vitale proprio per acquisire quella consapevolezza che ci permetta di dirci proprio parte del tutto e non singolarità, vagante immotivata, nel caotico universo. Ciò che per molti è solo questione di fede, per altri, come noi, è solo ragione di vivere, sapendo di non averci nulla sotto, da parte o sulla testa, se non l’immensità dello spazio e la curiosità impellente del vivere e della conoscenza….
      Un abbraccio di cuore anche a te e grazie infinite per le stupende parole di cui mi fai dono.
      Anche a te un auspicio affinchè possa esserti sereno e ricolmo di gioia questo fine di settimana che ci vede a festeggiare un lavoro, quantomeno la visione di esso che possa corrispondere ai nostri desiderata……

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  3. La fiaba è il nostro sogno perenne, guai a chi si nasconde…l’anima è sempre pronta per una qualsiasi fiaba, che sia poesia racconto …le delicate parole ti accarezzano lasciandoti un po’ di gioia
    ciao Wood una dolce fiaba ti accompagni Marina

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