Rosso mal_verso

Sul mento la barba, a darci retta

sventola di qua e di là, bandiera

di cui andar fieri tra le teste intorno

tutte sorrette da un sorriso a pilastro

appoggiato disgusto al tetto, nel vederselo

sfilare prepotente sotto il naso che si è

in fila alla cassa, così basso e tozzo

lui, come solo una tinozza rollante

che del maglio tema il cozzo. Dunque

meglio far finta di niente: lui lo sa

che manco lo si vede, se non ha almeno

rubato qualcosa, ci conta. Ancor più

ch’è riccia la barba inanellantesi

rossiccia fin sul petto, cadente grappolo

di peli da faccia di melone; così

incede miracolo dell’apparire irrilevante

e restarci, dedicandosi alle bottiglie:

quella dal genio sfrattato; quella

che non s’è ancora scolato; oppure

l’altra dal messaggio mai giunto

perchè non c’è spiaggia nei paraggi.

Annottante

barcolla come lui

soltanto il filo d’acqua dalla fontana

tuffandosi nell’oscurità

a picco.

03 Dicembre 2017 woodenship

31 pensieri su “Rosso mal_verso”

    1. Sai che non ci avevo ancora pensato all’aspetto satirico della cosa? In effetti, a ben pensarci, se ne potrebbe fare pure una gag di stampo satirico…
      Grazie di cuore anche per il tuo più che lusinghiero apprezzamento, mia cara Elisa
      con l’augurio per una serata che possa esserti fonte di serenità e di gioia…

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    1. Ma la cosa più forte era che aveva rubato una borsa ad un tale che lo aspettava dall’altra parte della cassa, con un tizio della security a dargli manforte. Dunque si è sviluppato tutto un tira e molla sul di chi era la borsa… Da morire!…
      Grazie di cuore e ciao

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  1. Mio caro messere simpatica la vostra descrizione del tipo con la barba. Lavorare con la mente poeticamente anche alla cassa di un qualsivoglia supermercato non fa pesare il fatto di stare in coda. Mi siete piaciuto messere mio. A voi auguro una dolce sera stringendovi forte in un abbraccio. Monna Isabella

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