Solstizio d’inverno***

Oltre il precipizio è l’indistinto

nè l’eco da lì giunge

riflessa a squarciarne sipario

caligine sul limitare del bosco:

 

senza pregiudizio, alla base

degli abeti spogli, degli ancor

vivi si depongano le spoglie

ivi impregnandole di resine

ed essenze

 

profumanti le visioni ovattate

di fantasie dorate/ desiderio

di pronta aurora: fino all’ultima ora

ed in silenzio, fino all’intenerirsi

degli astri, raggelati pigolii.

 

Non appena l’aria si fa algida

immobile in petto, s’attenda

all’avvio, alle nevi sospese dando

lo strappo con corde tese di fumo.

 

In equilibrio precario 

                          rimanga l’angelo

                                e penda dannato

               sul trapezio dondolando

        solstizio d’inverno

vivida luce breve che ridia voce.

 

***17/ 11 / 2011 woodenship

riletta

32 pensieri su “Solstizio d’inverno***”

  1. Avete aperto messere la vostra lirica con dei versi che mi rapiscono… così a dire il vero come tutti gli altri. Una delizia leggervi mio caro. Grazie di vero cuore. Che la luna rischiari il paesaggio notturno e vi doni il suo latteo chiarore. Dolce sarà così per voi la notte. Monna Isabella

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    1. Un inchino profondo a voi monna Isa: più che mai generosa e nobile. I miei sono solo versi modesti che le vs parole innalzano al cielo…
      Un bacio di petali vellutati che possa accompagnarvi per una serata ricca di magie e serenità.

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  2. approccio classico ma fortemente lirico, icastica rappresentazione di un oltre non concesso ma in qualche modo promesso. Ricerca e metodologia nei versi come anche nella struttura particolarmente aggraziante nella quale si delinea una visione “fanciulla” dell’eco come dell’io, sempre in antitesi a quel rimescolamento interiore che effonde consapevolezza ma anche tanta brama. Come ispirazione onirica di un gesto che vorrebbe farsi passo ma che tituba di fronte all’incedere austero dell’inverno. Una lettura la mia molto personale e poco avvezza a esteriorizzare le sensazioni che pulsano in petto. Ci ho provato senza per questo dubitare del testo. Ciao e scusa questo dilungare

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    1. Se mi permetti: una lettura splendida la tua, mio caro amico, soprattutto assai lusinghiera. Perchè, quando si entra nel merito di un lavoro con consapevolezza e cognizione, è sempre cosa decisamente gradita. A maggior ragione se ci se ne coglie il pulsare di sentimenti a guidare la mano.
      Grazie di cuore e nulla di cui doverti scusare, casomai mi hai dato tanto per cui esserti grato…
      ciao

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      1. Non si arriva mai tardi a fare gli auguri quando comunque si fanno e con tutto il cuore come avete fatto voi caro messere. Grazie. Vi lascio quindi come ringraziamento un sorriso mentre vi accarezzo scompigliandovi i capelli. Monna Isabella

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  3. Accidenti, Wood, quell’angelo mi ha ipnotizzata, lasciandomi per un attimo a chiedermi … ma … ci siamo tutti in questa situazione prima o poi? Oh si! Mi sono anche risposta. Penso proprio di si …
    Sei davvero bravo, me ne accorgo dai tuffi che faccio, leggendoti 🙂
    Buon sabato e un grande abbraccio!!!

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    1. Ah, è solo un’allucinazione d’inizio inverno, mia cara Norma, un miraggio legato a stagioni che forse non torneranno più. Ma che sempre mantengono vivo un certo fascino nel mio immaginario….
      Grazie di cuore con un abbraccio d’immenso e l’augurio per un fine settimana dei migliori

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