Di verde intenso screziato di giallo
è girasole pregiato, questo tuo
frammento dallo spazio autunno
caduto sulla Terra. S’apre seme
luminoso all’ anima poetica
dandole rifugio, chè ci sono grigi
d’ombra assassini
ad azzannarle calcagni
avanti spingendola
Cerbero che mura
latrando, le smorfie di dolore
per gli affanni silenziando.
E’così che si arriva alla sera
che i loro morsi sembrano
affondare peggio nella carne
enigmatici come certi rimorsi
… ma di cosa mai doversi pentire:
forse delle rughe o degli acciacchi
degli schiocchi cattivi delle dita
intorpidite perchè artrosiche?.
il tormento di un’età che avanza nell ‘ermetismo poetico di un’arte che cerca i suoi spazi.
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reve, conciso, ma assai efficace…
grazie di cuore
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Le prime quartine lasciano spazio ad una poesia nella poesia, dove l’immagine di quel ” frammento dallo spazio autunno caduto sulla terra” mi piace immensamente caro messere. A voi l’augurio per una notte d’incanti e di stelle. Riposate bene dolce messere. Vi mando un tenero bacio soffiato dal palmo della mano. Monna Isabella
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Felicissimo di questo vs gradimento per me assai lusinghiero, vi ringrazio di cuore con una carezza di brezza soave e l’auguerio per una notte ricca d’incanti e tenerezza…..
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Felice io d’avervi lusingato. Dolce messere vi lascio un sorriso , che sia di buon auspicio per una bella giornata di sole. Monna Isabella
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Se si è vissuto non ci si può pentire… molto bella l’immagine del girasole.
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Hai messo il dito sulla ferita, mio caro gio……Grazie di cuore
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