Che ci stai a fare? (ritratti)

Ti dice di te qualcosa di strano

che vorresti capire. Così pressi

l’auricolare contro l’orecchio

con forza che quasi duole

più forte a sentire più chiaro.

Sai che ti sta parlando di te

un aspetto di te che ti sfugge

che ancora non conosci.

C’è aria ch’è la stessa

la canzone di sempre

che a noia non ti viene.

Non che tu non abbia capito:

è che non sai se sei vecchia

e se lo sei, quanto vale

di te il corpo che senti non vecchio

già che son tutti vecchi

intorno a te. E tu, stupita

te lo chiedi che ci stai a fare

lì, sul confine, da dove ogni giorno

qualcuno in silenzio va oltre

e nemmeno un saluto ti lascia.

 

27 Gennaio 2020 woodenship

10 pensieri su “Che ci stai a fare? (ritratti)”

  1. il cammino dell’esistenza, spesso avvolto da quel silenzio che non lascia risposte, stretto fra quegli sguardi muti, oppressi dal loro passato, o forse solo chiusi verso un mondo che sentono lontano…
    Sempre particolareggiate le tue liriche.

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