Prova tu, diversa la pelle, a starci
sul filo. Dì come ti sentiresti
sul filo, a pendere dalle labbra altrui
che non combaciano sapori o linee:
sillabe bocca a bocca, scandalose
dir poco. Ti parrebbe giusto, vero
avere lasciato casa, parenti
ed amici, attraversato deserti
e mari: morte a destra senza tregua
per starci infine a sinistra, all’angolo
pensoso, cappello in mano per questua
vittima ennesima in luoghi comuni?
Recinto è il luogo comune: ci cadi
che nemmeno ci credi, solo ci sei.
E lì, convinto e sicuro, ci resti
comodo che occhio ci “comprenda” il mondo.
amarissima amico mio… e di stile lucido e puro
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Ti ringrazio e di cuore: quando mi ritrovo a parlare di drammi epici, ho sempre paura di scadere nell’enfatico e nel patetico
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no…anzi controlli e gestisci con purezza.
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Spero che tu abbia tenuto conto dei caffè che ti vengono…😏
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😀
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Non dovremmo mai dimenticare di quanto siamo fortunati ad essere nati da questa parte del mondo, senza alcun merito… fortuna, caso, che dovrebbe renderci più empatici, generosi: e invece… ci accapigliamo perfino per i vaccini, dimenticando che siamo sempre noi, la parte ricca, che ne sta facendo incetta. Mettersi nei panni di chi attraversa il deserto, io conosco una persona che l’ha fatto tre volte, è molto difficile. Fosse toccato a me, forse mi sarei lasciato morire: ci vuole forza, e disperazione, tanta.
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Non è che ci difetti la memoria. La memoria c’è e ci solletica l’inconscio, ricordandoci che anche noi siamo stati migranti ed abbiamo scalzato coloro che vivevano prima di noi, in quella che oggi consideriamo casa nostra. E’paradossale, ma non tanto che, un paese come l’Australia, colonizzato con ergastolani e delinquenti d’ogni risma, oggi sia tra i più accaniti nel difendere confini che, a loro volta, a suo tempo, hanno ignorato per derubare gli indigeni della terra e della libertà. E’ che il terrore di essere sopraffatti ottunde la mente e fa ragionare con le viscere. E c’è chi pensa di farci quattrini e carriera politica con questa paura. Sono questi i professionisti, quelli che, in questi giorni, son passati dall’aizzare le masse contro gli immigrati, al fomentare odio contro il governo che non li lascia aprire, anche a costo di qualche decina di migliaia di morti in più per covid. Sono gli stessi che hanno distrutto la sanità dai vari governi regionali.
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Sono i migliori, bisogna lasciarli lavorare… 😦
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Migliori di che? Oggi sentivo il Fanfaluca del turismo che ipotizzava una riapertura per il 2 giugno. Più farlocco di così si muore: con le vaccinazioni al palo per la disorganizzazione delle regioni e l’arrivo col contagocce dei vaccini, crea solo false speranze e spinge ad abbassare la guardia. Col solo risultato che, al prossimo autunno, dovremo sopportare una quarta ondata, superando il Brasile per numero e percentuale di morti.
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Stasera mi sono sciroppato la conferenza stampa di Draghi… che già preannuncia che ci dovremk vaccinare tutti gli anni. Se continua così a ottobre ancora non avremo finito con questo, e dovremo già farcene un altro… è un incubo!
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le molte realtà dell’immigrazione, che non conosce confini o Stati. Una riflessione poetica e sociale molto attuale…
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Le migrazioni sono nella storia umana. L’uomo è sopravvissuto come specie e si è evoluto anche grazie alla possibilità di migrare. Così credo che sia corretto come tu scrivi:”… che non conosce confini o stati”.
Grazie di cuore
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