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Un gran tacere intorno

Tutto un gran tacere è ora per i boschi

parlano solo i colori dai rami

e dai prati. E quando c’è,  non resta altro

se ancor voglia si ha d’un tepore alle ossa

che rincorrere il sole che s’abbassa.

Chissà  cosa mai ci si aspetta nuovo

nell’appender verso alla sua bacheca

mirandolo dritto negli occhi in cielo

tra fraseggi a volo di uccelli muti

Con strisce bianche parallele e fisse.

La cosa fa un po’ puttane per la via

che nude si offrano alla vista in poesie

speranzose di commenti a gloria ovvia.

Sonanti brillano  di attese grandi

spegnendosi appena oltre la pagina.

Qualche volatile c’è  che si ferma

in aria, frullando talvolta strano:

una critica contratta o una lode.

Poi va, l’orizzonte lasciando sgombro

nel pieno d’ un grande  tacere intorno.

25 Ottobre 2021  woodenship

64 pensieri su “Un gran tacere intorno”

  1. il silente abbraccio dell’autunno con la sua malinconia fa da sfondo a questi tuoi versi, dove la riflessione per la vita di sempre si contrappone alla speranza soffusa di un domani diverso, che sembra farsi strada fra le brume autunnali.
    Ottimo lavoro, l’immagine di apertura è fantastica!! 👏👏👍

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  4. A mio personale parere il verso che riguarda le puttane non è necessario, la poesia è bella e conquista anche senza la gloria di donne del mestiere almeno che il tuo intento, il tuo pensiero fosse un altro ed io non l’ho capito.
    Le foto del sito sono scattate da te? Un sorriso

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    1. Ci ho provato ad inserire Delle foto mie nei post, ma non sono capace, non ho ancora capito bene come fare. Però mi sarebbe piaciuto assai. In futuro chissà. Per adesso cerco di accontentarmi di quelle che passa il convento wp. Spero che ti sia piaciuta la mia scelta.
      Per il resto posso capire:sono il primo a rifiutare la volgarità gratuita di certe parole. Ma, come si usa dire:quando ci vuole, vuole.
      In genere rinuncio a spiegare le mie poesie, perché finisco per impelagarmi in un labirinto insolubile. Dunque non posso che dirmi d’accordo con quelli che ci rinunciano. Però, nel tuo caso, cercherò di fare uno strappo, sperando di non perdermi.
      Siccome sono un aprendista stregone, nell’arzigogolare con formule, alambicchi e sostanze. Mi è capitata a tono questa parola”puttane”. Per me non è una parola volgare o offensiva, dipende sempre dal contesto e dall’uso che se ne fa. Come hai ben sottolineato tu. In questo caso, nel contesto dei miei versi, vuole essere rappresentazione di una certa predisposizione d’animo di certi artisti, poeti o letterati, disponibili pure a transazioni al fine di raggiungere notorietà e gloria pecuniaria. Certo, non vuole essere offensivo il termine, tanto che è inserito in una cornice soft, composta da parole che vorrebbero significare la frustrazione di chi, volendo emergere on la propria arte, si ritrova il deserto intorno. E qua mi fermo:non so più do ve sto andando. Indi ti ringrazio di cuore ache per essere entrata nel merito di questi mie formulette poco magiche.

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      1. Le tue foto mi piacciono e grazie per la tua spiegazione. Infatti ho detto a mio parere, la poesia è molto bella e regge da sé e chi scrive bene non ha bisogno della vanagloria magari di riconoscimenti anche in denaro a volte, questo sì.
        Naturalmente questa tua poesia riguarda una tua lettura d’animo nel vedere il bosco e magari a me può creare altri rimandi o dare altre sensazioni.
        Non riesco a capire perché ti definisci apprendista stregone e qui mi fermo anche io dato che non amo l’esoterico e argomenti che riguardano anima e spirito essendo una donna che scrive poesie ma anche molto realistica e obiettiva.
        Quindi spero ti riferisca all’arte dello scrivere che è ben altra cosa!

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      2. Certo che mi riferisco alla scrittura ed a quelle complesse alchimie che fanno si che ci si cimenti con la poesia. È in questo senso che mi definisco apprendista stregone: perché sono alla ricerca di quelle formule letterarie che provochino le giuste reazioni chimiche nel lettore, atte a provocare emozioni. Nulla di esoterico o magico. Del resto l’alchimia è l’antenata della chimica. I suoi cultori erano dei chimici in erba.

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      3. A volte non servono poi così tante formule per stregare, credo bisogna semplicemente essere sé stessi e far uscire fuori la melodia, il suono delle parole che viene da dentro. Grazie per la tua formula allora.

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      4. Si, alle volte non servono formule per stregare: basta essere se stessi. Ma per essere se stessi, aggiungerei io, necessita sapere chi si è. Dunque è necessario ritrovarsi per riuscire ad essere se stessi. Ecco che a soccorrere è l’alchimia della parola: provando e riprovando, magari si arriva a ritrovarsi, a riconoscersi e quindi ad essere se stessi.
        Grazie avte per essermi così paziente.

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      2. È un modo di dire. Ad es: dicendomi io agnostico darwiniano d’acciaio, chiaro che, per me, dire un’altra vita, non vuol dire altro che mai più. Ma dirlo fa così brutto e triste. Allora mi piace pensare che, nell’evoluzione della specie, ci sia la possibilità per gli individui evoluti, di ritrovare una forma che possa rimandare ad una già avuta. E li potersi incontrare con chi non ci si è mai incontrati.
        Tu promettimi di non chiamare la neuro deliri:vuole essere solo una considerazione di un apprendista stregone con il pallino della poesia alchemical.
        ps: adesso sto scrivendo a fatica col cellulare. Più tardi vedo se riesco a dire qualcosa di più col tablet che ha tastiera più grande e dà meno crampi alle dita. Ciao

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      3. In effetti fa brutto e triste e non crea molti sorrisi questo tuo scritto, non fa molto da integratore vitaminico.
        Comunque io non chiamo la neuro deliri ma sta cosa della poesia alchemica diciamo che non la capisco. Pure io c’ho i miei limiti. Ciao

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      4. Più su ho provato a chiarire cosa sia per una alchimia poetica. Spero di avercela fatta ad essere un po’ più limpido, in caso contrario chiedo venia e pago pegno: è fallito l’esperimento dell’apprendista!

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      14. Si, di mestiere faccio il vampiro… a parte gli scherzi: scrivo di notte perché non posso di giorno, dormo al mattino perchè la notte scrivo. Insomma, cerco un equilibrio.

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      7. Tico, non so se ti arriva la notifica, scrivo qui, poi al limite faccio un copia e incolla da te, il tuo commento non è apparso nelle notifiche ma nel sito (qua altro che alchimia). A volte è come dici tu ma a volte le emozioni restano intatte perché esistono o sono esistite le persone che le hanno reso possibili.
        Il mio ego quando mi dici che sono come vitamina B va in brodo di giuggiole. Un sorriso, Lila

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    1. Boschi chiacchieroni i tuoi, querida. Quanto mi piacerebbe sentirli anch’io che discutono con quella loro cromia civettuola ma discreta!
      Grazie di cuore anche per l’abbraccio che ricambio con una grande carezza soave di sole ottobrino.

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  9. Che bella immagine quei volatili che frullano in aria. Sento il rumore delle loro ali che sbattono. E quella magica chiusa, quel ” tacer d’ intorno ” è pura magia caro messere. Grazie per questi versi e quella foto che mi hanno fatto sognare. Vi abbraccio teneramente carezzando le vostre gote con tocco lieve . Che il proseguire del giorno vi regali ore serene. Monna Isabella

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    1. … come pura magia sono le Vs parole d’apprezzame ai miei umili versi, nobile monna Isa. Non posso che esservene infinitamente grato, augurandovi ogni bene per questa serata ch’è si è già fatta piena con un abbraccio caldo di braci che possano coccolarvi serena.

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      1. Caro messere ricambio con sincero affetto il vostro abbraccio. Sperando non scenda troppa acqua dal cielo., vi auguro una notte stellata e che la luna v’ illumini del suo chiarore. Monna Isabella

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      3. Grazie mille caro messere per questo augurio. In realtà la luna birichina non vi ha ascoltato. Non mi ha cullato per nulla e in effetti ho chiuso gli occhi senza sognare. Repentinamente mi sono addormentata. Un bacio mio caro. Monna Isabella

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