L’arte del semplificare fino a mistificare

La propaganda occidentale è riuscita a cristallizzare l tempo, togliendo un frammento da una guerra che viene da lontano, dalla sconfitta e dalla dissoluzione DELL’URSS.

Ma, come dicevo: la propaganda occidentale è riuscita a cancellare il passato, decontestualizzando l’evento dell’invasione russa dell’Ucraina.

Così facendo, ha ottenuto di ridurre la questione ad una mera considerazione morale, sulla liceità o meno di invadere un paese confinante.

Ma, se si prova a contestualizzare l’evento, si capisce benissimo quanto siano pretestuose e inconsistenti le ragioni di chi condanna l’invasione russa dell’Ucraina.

Poiché si comprende quanto questo fosse un casus belli ampiamente ricercato dagli USA e dalla NATO per perseguire lo scopo primario: eliminare la Federazione Russa dal novero delle potenze regionali, in vista di un confronto ben più impegnativo con la potenza cinese.

Il popolo ucraino, in poche parole, viene cinicamente sacrificato dalla sua classe politica in complicità con la NATO e gli USA.

Per quanto riguarda le paure di quanti temono l’espansionismo russo, a fugarle, dovrebbero bastare le performance a dir poco imbarazzanti dell’esercito russo e delle sue armi messe in campo.

Ma, purtroppo, la propaganda occidentale, come dicevo all’inizio, è riuscita a far passare in secondo piano molti termini della questione. Tra questi si potrebbero considerare:

  • La politica espansionistica ed interventistica della NATO mai dismessa sin dalla dissoluzione dell’URSS e del Patto di Varsavia.
  • Il mancato rispetto del trattato di Minsk.
  • La politica di aggressione e distruzione di una parte del proprio territorio e di cittadini, perseguita dal governo ucraino col pieno sostegno occidentale.

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silviatico

Chi son io... senza immagini sfolgoranti.... se non parole........senza colori.............se non parole e nessuna fotografia....................... se non parole?... Forse solo una frase: un baleno ed il nulla.

Categorie Attualità21 commenti

21 pensieri su “L’arte del semplificare fino a mistificare”

  1. A propaganda ocidental conseguiu apagar o passado, descontextualizando o evento da invasão russa da Ucrânia. Essa frase determina tudo o que está acontecendo na Ucrânia. A sociedade ucranianas estão sendo usadas pelas as potências do ocidente, eles estão pagando em nome da OTAN organização que tem a guerra como meio de destruir seus oponentes. Eles querem enfraquecer os russos e chineses e outros que se opor aí sistema.

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  2. Sono d’accordo, l’elenco delle mistificazioni al limite della cialtronaggine è ormai smisurato. Il governo (Di Maio, ministro per caso) richiama l’ambasciatore russo per protestare contro le dichiarazioni di questo, che accusa i media di fomentare un sentimento russofobo. Abbiamo messo al bando pure Dostoevskij, ma mica siamo russofobi… oppure protestano quando la Russia dice che l’Italia è un paese ostile: abbiamo cacciato i diplomatici (lamentandoci poi quando hanno fatto lo stesso), forniamo armi agli ucraini, aderiamo a tutte le sanzioni, e cosa siamo, amichevoli? I nostri TG sembrano Tele-Kiev, il faccione di Zelesky lo vedi a tutte le ore, quelli che cercano di fare un ragionamento (anche nel nostro interesse) vengono tacciati di putinismo, compresi i pacifisti, vengono stilate liste di proscrizione e cosa siamo, amichevoli? Per non parlare delle balle sulle vicende sul terreno, su chi non vuole negoziare, sui crimini di guerra (sul Donbass come si sa gli ucraini per otto anni hanno mandato fiori). Ci si scandalizza se Lavrov dice una cosa ovvia, e cioè che se mandiamo armi che possono colpire in profondità loro colpiranno più in profondità, per tenerle lontane. Quindi si mettono in pericolo consciamente anche le popolazioni lontane dal fronte. Se gli ucraini pensano che così li stiamo aiutando, mi sa che sono messi male. A me pare che sono impazziti tutti, mi tocca dare ragione a Salvini, ma alla pace c’è qualcuno che ci sta pensando?

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    1. Sai quale è la grande ipocrisia? È che siamo in guerra contro la Russia da trent’anni ma non si deve dire, non si deve sapere. Il povero Putin, per quanto tiranno e sanguinario, per un poco davvero ha creduto di fare parte del consesso occidentale. Del resto se ospitiamo personaggi come Erdogan, Orban, i gemelli Cazinskj, Al Sisi, Bin Salman… perché non Putin? Quando si è reso conto di fare la parte del tacchino invitato a cena del G7, ha cominciato a sgarrare. Cosa imperdonabile questa. Solo che se ne è reso conto troppo tardi. Come successe ai sovietici in Afghanistan e poi a Saddam con l’invasione del Kuwait. Così è finito anche lui nella trappola dell’Ucraina. Da questo punto di vista bisogna dire che gli anglosassoni sono diabolici. Sanno tessere diplomaticamente delle trame infallibili.

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      1. A loro un nemico fa sempre comodo. Anche noi siamo nemici per loro, anche se ci illudiamo di essere alleati. Non si capisce in tutto questo cosa ci guadagniamo noi, sembriamo il cagnetto a cui ogni tanto il padrone butta un osso, e scodinzoliamo…

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      2. Noi ci guadagnamo che non ci rovinano: il nostro debito è immenso e tantissime imprese sono in mani americane. Pensa che persino grandi club calcistici sono in mano a fondi USA. Si parla tanto della dipendenza energetica dai russi. Ma si tace sul fatto che, finanziariamente, gli USA ci tengono per le palle.

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