Ad un nulla dal nulla

Terribile lo scenario che ci si è ulteriormente aperto davanti agli occhi:

siamo nell’anno 2023 dC. È da qualche giorno che la terra ha sviluppato una forza immane, provocando decine di migliaia di morti, di feriti, radendo al suolo città e villaggi in pochi istanti.

Ciò avrebbe dovuto dare la misura di quanto, la natura, possa fare male. Magari suggerendo qualche riflessione sulle istanze sostenute in armi da russi e occidentali. Russi e occidentali sono i depositari di un tesoro umanistico, tecnologico e sociale inestimabile che, al momento, si rivela inutile e impotente a fronte della barbarie messa in campo.

Ma è come se tutto ciò fosse acqua fresca: si parla soltanto di armi e di guerra. Di chi ha cominciato prima, di chi ha aggredito, in una sorta di disputa infantile.

Nessuno che osi proporre una tregua, da adulto e saggio, per soccorrere le centinaia di migliaia di esseri umani che hanno perso tutto.
Nessuno, pure nel civilissimo occidente, che mostri una umanità superiore alla furia belluina dei contendenti, proponendo una tregua!

È questa furia, la foga che acceca chi sul campo lotta; come anche chi asseconda, arma, fiancheggia o assiste,

a fare temere che si sia superata la soglia del non ritorno: ovvero il precipizio della guerra atomica.

COSÌ COMINCIARONO LE DUE GUERRE MOONDIALI. LA TERZA, SE NON INTEVERRANNO I POPOLI , È GIÀ PRONTA AD ESPLODERE!

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