Il vuoto nello spazio è il vuoto espanso
nelle stanze ampie: ci galleggi grave
in assenza di gravità. Ne senti
vive palpitare le ombre, ne vedi
nel tremolio di quadri alle pareti
in dissolvenza, affetti affaccendati
nelle incombenze compresi dal giorno.
Autore per un istante sei pittore
instancabile, immaginando come
e quando ci sarà riempito il nulla
di camere dai lampadari muffi.
Echeggiare nuovi passi ci senti
non più i miei, i tuoi, i nostri: anonimi loro
per questi luoghi ancora in divenire
che qualcosa di noi l’avranno sempre:
le finestre san sussurrare a orecchio
di chi, in certi giorni che ci si affacci
e respiri, il vissuto sottotraccia
sui davanzali impresso con gomiti.
26 Ottobre 2020 woodenship
Che bella caro messere. Questo futuro inconoscibile avrà comunque traccia di noi, anche senza di noi, che saremo ormai parte dell’ universo. La nostra storia per forza di cose influenzerà questo mondo in divenire, difficile da decifrare ora. Si sentiranno ancora i nostri sussurri, si placheranno poco per volta, come già successo nel tempo che è passato. Ora però mio caro, gustiamoci ancora per quello che ci rimane, il nostro di tempo. A voi l’ abbraccio più caro di tenera amicizia. Monna Isabella.
Ps Complimenti per come riuscite sempre a fare centro
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Un grazie e di cuore a voi, nobile monna Isa, per come riuscite ad essere generosa con me.
A voi un bacio di calde tinte autunnali.
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Si , queste tinte che adoro. Grazie a voi caro messere. Che la vostra giornata sia splendida. Un bacio delicato a sfiorarvi le gote. Monna Isabella
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